Terapie alternative cancro
Dal cancro si puó guarire

Fitoterapia

Incompatibilità assoluta della Fito-Terapia con la Chemio-Terapia 

 

 L'impiego dei Fito-terapici controindica totalmente qualsiasi impiego, anche limitato, della Chemio-Terapia (CH.T.), data l'ampia dimostrazione, in letteratura medica, del suo fallimento in terapia anti-neoplastica, e dal fatto che la CH.T. è incompatibile con il Giuramento d’Ippocrate (divieto di somministare veleno al paziente). 
In futuro bisognerà valutare gli aspetti legali del Medico che sottoponga il Paziente a Chemio-Terapia di Prima Linea, senza aver prima tentato l'induzione di Immuno-Terapia con Fito-terapici.

Nessun paziente, se già sottoposto a CH.T, dovrebbe essere sottoposto alla lunga, complessa e impegnativa multi-terapia descritta in questo lavoro, poiché l'impiego della CH.T. toglie qualsiasi valenza curativa soprattutto nei confronti della Immuno-Terapia.

E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi d'Immuno-Terapia da parte del medico, per ragioni umanitarie, premessa la non certezza di condurre a guarigione il paziente causa i pesanti Danni subiti a causa delle precedenti sedute di CH.T.: ciò vale anche nel caso di CH.T. a basso dosaggio somministrata per bocca, fatto quest'ultimo di utilizzo anche in terapie anti-neoplastiche oggi definite "alternative" poiché caratterizzate da Somatostatina-Octreotide, etc….


Spesso, infatti, la CH.T. viene eseguita anche a domicilio del paziente stesso tramite prescrizioni di pastiglie, capsule o compresse (Alkeranda 5 mg, Endoxan Astada 50 mg, Lastet capsuleda 25, 50, o 100 mg, Leukeranda 5 mg, Linfolysinda 2 mg, Methotrexateda 2,5 mg [nota: di quest'ultimo chemioterapico è consentito l'impiego, secondo Prontuario Farmaceutico Italiano, anche per l'Artrite reumatoide dell'adulto], Myleranda 2 mg, Purinetholda 2 mg, Vepesi dda 50 o 100 mg).

In ogni caso, la somministrazione orale di queste pastiglie ha delle gravissime conseguenze, poiché il sistema immunitario a livello gastro-intestinale è il più sviluppato di tutti, dato il carico antigenico a cui l'organismo viene esposto: la superficie cutanea è infatti soltanto di 2 metri quadrati, la superficie polmonare è di 80 metri quadrati, mentre la superficie gastro-intestinale raggiunge i 300 metri quadrati. 

Il sistema immunitario gastro-intestinale, essendo estremamente sviluppato, giustifica l'azione di molti fito-terapici dati per via orale allo scopo d'indurre una immunostimolazione specifica o aspecifica verso particolari antigeni naturali presenti in alcune specie di piante , ma spiega anche la sua estrema vulnerabilità alla stessa CH.T., poichè questa conduce ad una graduale alterazione dei tessuti della mucosa intestinale (soprattutto colon) a causa della morte dei linfociti presenti nei linfonodi mesenterici, nelle Placche di Peyer, nella Lamina propria etc…

Questa alterazione determina non solo la graduale alterazione della funzionalità del tessuto linfatico presente sulla mucosa intestinale, ma anche il graduale blocco delle strutture linfoimmunitarie poste a distanza, con loro successivo esaurimento funzionale. 

Riassumiamo pertanto : 
A) La Fito-Terapia, essendo basata sostanzialmente sull'Immuno-Terapia, cioè sull'attivazione della Cascata Immunitaria dei Linfociti, non dovrebbe essere eseguita in pazienti in trattamento con Chemio-Terapia, o che abbiano eseguito in precedenza la stessa Chemio-Terapia, causa il probabile insuccesso terapeutico. E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi d'Immuno-Terapia da parte del medico, per ragioni umanitarie.

B) Qualsiasi Medico responsabile di trattamenti immunoterapici NON può assumersi la responsabilità di seguire pazienti in trattamento con Chemio-Terapia, o comunque con terapie debilitanti le difese immunitarie come la Radio-Terapia a medio-grande campo, o l'impiego protratto di Cortisonici. E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi d'Immuno-Terapia da parte del medico, per ragioni umanitarie, premessa la non certezza di condurre a guarigione il paziente causa i pesanti danni subiti delle precedenti sedute di Chemio-Terapia.

(tratto dal libro "1000 piante per guarire dal cancro " di Nacci Giuseppe)
 
 
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